La parola arte, comprende nella sua etimologia un richiamo agli arti, del corpo, l'arte, in tutte le sue forme ha direttamente a che fare con il corpo, il linguaggio artistico è stata la prima forma di comunicazione dell'essere umano, dalla preistoria, dalle pitture rupestri alle espressioni della ritualità. In questo workshop si partirà da questo assunto per conoscere come l'essere umano attraverso il corpo ha evoluto queste forme di linguaggio. Si partirà dalla scienza, dagli studi antropologici, filosofici, psicologici, fisici che riconducono all'importanza della fisiognomica, della cinestetica come forme primarie del corpo che si esprime, comunica, attraverso la consapevolezza di ciò, l'essere umano sviluppa la sua identità, da Aritotele, Loke, Derdà, Galimberti, Foucccault,

La Cecla alle teorie di Ekman e Heider, la consapevolezza di sé come base delle esperienze, del vivere e della creatività. Il passaggio successivo sarà un excursus sul lavoro di artisti contemporanei che hanno utilizzato il corpo come elemento fondante della loro modalità espressiva, Pollok, Boys, Orleans, Abramovic e molti altri/e, dall'arte visiva alla danza, alla performing art. Durante l'incontro oltre alla visione di materiali, visivi e fisici sarà predominante la parte attiva, pratica, attraverso l'utilizzo performativo del proprio corpo si svolgeranno pratiche performative, esperienze di gruppo, legate alle esperienze di Gigi Piana che lavora da 24 anni con Stalker Teatro, prendendo come spunto azioni performative di Stalker, Kaprow, Abramovic.

Un workshop che grazie allo studio e all'utilizzo del corpo attraverso la teoria e l'esperienza diretta vuole creare consapevolezza del proprio essere in relazione con l'altro, attraverso i linguaggi dell'arte contemporanea, aiutare a formare un'idea di identità, di come comunicare e interpretare i sentimenti propri e altrui, consapevolezza del proprio essere nel mondo, dare valore alle singolarità, alle diversità nello stare insieme, fornire capacità ai partecipanti di divenire performativi, nella vita di tutti i giorni, per riuscire a vivere in un mondo sempre più flessibile, fluido, in cui la creatività diviene elemento fondante dell'adattamento.

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